I monumenti e le fontane

Fondata in epoca romana, Loano ha attraversato gli oltre duemila anni di storia del nostro Paese crescendo e trasformandosi con esso. I monumenti, gli edifici storici ed i tesori archeologici che custodisce sono i migliori testimoni di queste trasformazioni. Ecco qualche suggerimento su cosa vedere per conoscere meglio la città e la sua storia, per ritemprarsi con un po’ di bellezza durante una tranquilla passeggiata. Il centro di Loano, infatti, è del tutto pianeggiante e ogni zona è facilmente raggiungibile a piedi in pochi minuti: un motivo in più per scoprire tutte le sue bellezze. Chi, invece, vuole godersi i tesori storici di Loano comodamente seduto può partecipare ai tour a bordo del trenino turistico: tutte le informazioni CLICCA QUI

Palazzo Doria.

Costruito nel 1578 ed un tempo residenza di Giovanni Andrea Doria e della moglie Zenobia Del Carretto, antichi signori di Loano, oggi è la sede del municipio. E’ attribuito al celebre architetto Galeazzo Alessi (1500-1572). E’ affiancato da una torre a base pentagonale che riproduce il perimetro delle antiche mura. Il complesso di Palazzo Doria è completato dai suoi giardini, ora in parte destinati a teatro all’aperto, dalla fontana storica nota come “Fontana Giovanna” e dalla loggetta che si affaccia sulle mura che circondano il palazzo e su Ponte San Sebastiano, ricostruito nel 1691 da un ponte più antico che univa il borgo murato all’antico castello.


Il mosaico romano.

E’ un mosaico pavimentale risalente al II secolo dopo Cristo. E’ custodito presso la “Sala del Mosaico” di Palazzo Doria ed è visitabile gratuitamente negli orari di apertura del comune. La Sala ospita regolarmente le mostre temporanee di prestigiose autori, locali e non solo.


Castello Doria.

E’ l’antica dimora dei Doria e domina la città dalla collina alle spalle del centro abitato. E’ di proprietà privata e perciò è accessibile solo la parte esterna.


Borgo Castello.

Si trova ai piedi del Castello, un vero e proprio angolo di Medioevo. E’ uno dei primi nuclei urbani della città.


Porta Passorino.

Costruita ai tempi di Giovanni Andrea I Doria, è una delle quattro porte di accesso al cosiddetto “borgo di dentro” e cioè quello racchiuso dalle antiche mura erette dalla famiglia Doria nel XIV secolo. Nel 1774 le fu innalzata sopra una torretta decorata con stemmi sabaudi ed un orologio e per questo ora è chiamata “Porta dell’Orologio”. Da essa una loggetta coperta, ancora visibile, conduceva al baluardo sud, abbattuto nel 1883 per rendere meglio transitabile la via.


Chiesa di San Giovanni Battista.

Costruita fra il 1633 ed il 1638 e consacrata nel 1662, ha forma decagonale ed occupa una superficie di 480 metri con un diametro di 75 metri. E’ sormontata da una cupola a spicchi di 50 metri: in precedenza aveva una copertura di ardesia a forma di cuspide, crollata nel corso del terremoto del 1887. La chiesa ha un interno solenne e maestoso e conserva pregevoli tele barocche, mentre all’esterno sul portale in centro in un grande bassorilievo in stucco è raffigurata la “Presentazione al tempio” e, in nicchie sugli ingressi minori, le statue dei Santi Pietro e Paolo.


Convento del Monte Carmelo.

Rappresenta una delle opere più interessanti del tardo manierismo ligure. Imponente complesso, ha richiesto grandi lavori preparatori, fra i quali la realizzazione di un viadotto, simile a un ponte monumentale, che dal Borgo Castello sale fino alla piazza, e di una rampa con acciottolato che vi sale dal lato opposto. Tutto il complesso, costituito dalla chiesa coronata dall’alta cupola adiacente al palazzo rivolto a ovest, o “Casotto” come allora si chiamava, dalla torre isolata all’estremità settentrionale e dal convento intorno all’ampio bellissimo chiostro, fu iniziato negli anni del 1500 e terminato nel 1610 circa.


Oratorio dei Turchini.

La chiesetta appartiene alla Confraternita di Nostra Signora del Rosario, fondata nel 1661. Di stile barocco, ricco di dorature con dipinti ed una ancora sull’altar maggiore. In una nicchia sull’altare vi è la maestosa statua della Visitazione ed i grandiosi crocefissi lignei che ogni anno la Confraternita delle Cappe Turchine, durante la festa del 2 luglio, chiamata “Festa del mare”, portano in processione per la cerimonia dell’inchino al mare.


Oratorio dei Disciplinanti Bianchi.

Appartiene alla Confraternita di San Giovanni Battista e risale all’alto Medioevo. Conserva grandiosi crocifissi, torce e bastoni usati nelle tradizionali processioni nel Nome di Maria e della Madonna delle Grazie.


Chiesa di Santa Maria della Misericordia.

Anche chiamata chiesa di sant’Agostino, fu fondata nel 1582 per volontà di Zenobia Del Carretto ed officiata dai padri agostiniani; venne ricostruita fra il 1588 e il 1598 più ampia con un attiguo chiostro.


Chiesa di Nostra Signora di Loreto.

E’ conosciuta dai Loanesi come “Madonnetta” e tradizionalmente legata alla gente di mare. Si trova nei pressi della Marina di Loano. Nell’elegante interno si possono ammirare alcuni suggestivi ex voto (tra i quali i modellini di un brigantino e di una nave a palo). La “Madonnetta” è sempre stata molto cara ai cuori dei loanesi che, nel corso dei secoli, hanno avuto protezione dalla Vergine da epidemie, calamità e carestie, ottenendo in molti frangenti risposta alle loro preghiere. La chiesetta del Loreto fu apprezzata anche da uno dei miti del ciclismo italiano: Gino Bartali. Il campione frequentava la città sia da corridore (qui svolgeva gli allenamenti di preparazione alla stagione agonistica) che da allenatore ed ogni volta non dimenticava di visitare la “Madonnetta”.


Le suggestive fontane artistiche loanesi.

Possono anche essere apprezzate in un percorso a piedi denominato “Giro delle Fontane”, a partire dalla splendida cinquecentesca Fontana Giovanna, che si trova nei giardini attigui a Palazzo Doria.
Nel primo decennio degli anni Duemila la città è stata arricchita da altre fontane artistiche. Oggi queste vere e proprie opere d’arte, sculture che fondono la capacità manuale dei loro autori alla bellezza dei giochi d’acqua, costituiscono una specie di galleria d’arte a cielo aperto.

All’ingresso est di Loano si trova la fontana “Vibrazioni Ritmiche Loanesi” di Fulvio Filidei, mentre proseguendo sul lungomare che costeggia il nuovo porto turistico incontriamo l’imponente fontana del “Nettuno” di Bruno Chersicla. Nella parte centrale del lungomare ci sono altre tre splendide fontane: Walter Valentini ci parla di armonia celeste con “Le misure, il cielo”, Ugo Nespolo ripropone i suoi abituali temi giocosi con “In cima al mondo”, mentre un’altra imponente opera di Bruno Chersicla, “Conversazione alla fonte”, chiude il percorso pedonale centrale della splendida passeggiata a mare. A fianco di quest’ultima fontana c’è la curiosa statua di un “Gatto Raccoglilibri” che funge da punto di scambio libri (book crossing) e contribuisce così a far circolare la cultura: il libro lasciato nel Gatto raccogli libri anziché gettato può essere raccolto da un’altra persona che leggerà quel libro. Completa la galleria a cielo aperto ai bordi delle mura storiche sul lato ovest “La Fontana delle ore” di Sandro Lorenzini che regola i suoi zampilli a seconda dell’ora della giornata.

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