La vela come terapia per le donne vittime di violenza: Loano e Genova unite nel progetto “Una vela per la donna”
E’ stata presentata questa mattina nel piazzale delle Feste nella zona del Porto Antico di Genova l’edizione 2021 di “Una vela per la donna”, l’iniziativa lanciata dall’assessorato alle pari opportunità e relativi diritti del Comune di Genova insieme all’assessorato alle politiche sociali e giovanili del Comune di Loano su iniziativa delle associazioni Liguria Giovane (associazione culturale che nasce con l’obiettivo di valorizzare la Liguria, con una particolare attenzione al mondo dei giovani), Sons of the Ocean (associazione no profit che si occupa di salvaguardare l’ambiente attraverso diverse iniziative di intervento per la pulizia spiagge, formazione ed educazione nelle scuole) e Hakuna Matata (associazione nata dall’amore di un padre per sua figlia autistica Sara, che opera presso la Marina di Loano realizzando negli anni importanti progetti aprendo il suo mondo alle persone sofferenti).
Come evidenziato dai promotori dell’iniziativa, la vela porta “ad attivare quelle che sono le proprie risorse interne e rafforzare la propria autostima. La vela educa a rispettare l’ambiente e ad entrare in empatia con l’altro, aiuta a lavorare in squadra, e a responsabilizzarsi. La vela porta a riscoprire sé stessi, a raggiungere l’autonomia personale e l’autostima”. Il progetto “Una Vela per la donna” darà la possibilità alle donne vittime di violenza, in contatto con i centri antiviolenza e le case protette, di trascorrere una giornata velica in modo gratuito e riservato per poter vivere un momento di benessere e svago.
All’iniziativa delle tre associazioni citate sopra si è aggiunta la convergenza di interessi di una rete di attori locali impegnati nel mondo velico e orientati a promuovere percorsi di inclusione sociale delle donne vittime di violenza: la Lega Navale regionale (e le sezioni locali di Borghetto Santo Spirito, Finale Ligure, Imperia, La Spezia, Lerici, Genova Sestri Ponente, Sanremo, Savona), il Centro Antiviolenza Mascherona, il Centro per non subire violenza e il Centro Antiviolenza Pandora; tutti soggetti che collaborano per promuovere iniziative finalizzate a promuovere l’indipendenza e autonomia delle donne vittima di violenza anche attraverso il contatto con il mondo velico.
Nella prima settimana di settembre, inoltre, verrà realizzata una giornata velica aperta al pubblico presso le sezioni della Lega Navale di Genova e di Loano, che offriranno l’opportunità di effettuare escursioni giornaliere offrendo un piccolo contributo. I fondi raccolti verranno devoluti ai centri antiviolenza del territorio per l’attivazione di borse lavoro o studio per donne vittime di violenza.
“Sono lieto di promuovere un progetto come Una vela per la donna – afferma l’assessore alle pari opportunità del Comune di Genova Giorgio Viale – Con Ocean Race, Genova sarà la capitale europea della vela ed è importante non scordarci in questa occasione della violenza sulle donne; inoltre, lo sport è da sempre la via maestra per riscoprire le proprie energie interiori e la propria autonomia, sono quindi veramente felice che si possa offrire questa opportunità a chi è stata vittima di violenza.”
“Un progetto il cui obiettivo è anche quello di sensibilizzare sul tema delle donne vittime di violenza e raccogliere risorse per sostenere i centri antiviolenza del territorio ligure. La vela può, infatti, aiutare chi è stato vittima di violenza, allontanandosi dai pensieri che legano alla terra attraverso la creazione di momenti di svago, armonia e relax, recuperando energie e risorse per affrontare un percorso, per superare le sue conseguenze e riprendere il largo – affermano Luca Lettieri e Remo Zaccaria, rispettivamente assessore alle politiche sociali e giovanili e vice sindaco ed assessore allo sport del Comune di Loano – La violenza di genere è un tema purtroppo sempre drammaticamente attuale. Oltre a mettere in atto misure volte a prevenire questo terribile fenomeno, occorre anche intraprendere attività volte ad offrire sostegno alle donne che hanno subito violenze. Lo sport, ogni genere di sport, ha importanti e positive ricadute sul fisico e sulla salute a tantissimi livelli. Il contatto diretto con il mare offerto dagli sport marini, in particolare, è in grado di restituire serenità ed equilibrio a tutte quelle persone che, per motivi diversi, si sono ritrovate a vivere momenti di crisi emotiva e psicologica come le donne vittime di violenza. Come amministrazione, dunque, abbiamo voluto sostenere con forza questo importante progetto”.