In cima al mondo” di Ugo Nespolo
“In cima al mondo” di Ugo Nespolo è un’opera in bronzo laccato, composta da una sfera, da cui si dipartono getti d’acqua, sovrastata da una figura di bambino. L’opera disegna un pianeta terra che è anche mappamondo e pallone, policromo, festoso, e in cima una figura umana, un bambino con l’aria dell’eterno monello, dickensiano e chapliniano, che guarda il mare come se volesse gettarcisi per iniziare chissà quali avventure.
Ugo Nespolo, nasce a Mosso Santa Maria (Biella) il 29 agosto 1941, si diploma all’Accademia Albertina di Belle Arti con Enrico Paulucci e si laurea in Lettere Moderne con una tesi in Semiologia. I suoi esordi nel panorama artistico italiano risalgono agli anni Sessanta, alla Pop Art, ai futuri concettuali e poveristi.
Mai legata in maniera assoluta ad un filone, la sua produzione si caratterizza subito per un’accentuata impronta ironica, trasgressiva, per un personale senso del divertimento che rappresenterà sempre una sorta di marchio di fabbrica.
Gli anni Settanta rappresentano per Nespolo un passaggio fondamentale: vince il premio Bolaffi (1974), realizza il Museo (1975-’76), quadro di dieci metri di lunghezza che segna l’inizio di un filone mai esaurito di rilettura-scomposizione-reinvenzione dell’arte altrui. Nello stesso periodo inizia anche la sperimentazione con tecniche (ricamo, intarsio) e materiali inconsueti (alabastro, ebano, madreperla, avorio, porcellana, argento).
Artista multiforme con interessi che spaziano anche in capo musicale, cinematografico e teatrale, Ugo Nespolo si è reso riconoscibile ad un più vasto pubblico attraverso la realizzazione di immagini per calendari, pubblicità, manifesti, sigle pubblicitarie e televisive.