DOCUNATURAE, IL PIANETA CHE RESPIRA
COMUNICATO STAMPA (22/08/2014)
L’iniziativa Loano a misura di famiglia intreccerà nell’ultima settimana di agosto la rassegna cinematografica “Docunaturae, il pianeta che respira”, promossa dall’Assessorato al Turismo, Cultura e Sport del Comune di Loano e organizzata dalla I.So THeatre conla direzione artistica di Paolo Borio.
Il 25, 26, 27 agosto il cinema d’autore, assumerà la forma del documentario e racconterà la natura con un ciclo di tre film: “Il primo respiro”, “Microcosmos” e “Il popolo migratore”.
Le proiezioni ad ingresso gratuito si svolgeranno a partire dalle ore 21.30 nell’Arena Estiva Giardino del Principe.
Lunedì 25 agosto sarà proiettato “Il primo respiro” (2007) di Gilles de Maistre. Il documentario, realizzato in tre anni di lavoro, mostra come viene affrontato il momento della nascita dalle differenti culture disseminate nel mondo. Il regista Gilles de Maistre ha effettuato una sorta di “Giro del mondo delle nascite”, filmando la venuta al mondo di neonati americani, messicani, brasiliani, francesi, nigeriani, tanzaniani, indiani, vietnamiti, giapponesi e russi.Quindici mesi di riprese sono servite per raccontare dieci storie e dieci paesi.
Il film scelto per martedì 26 agosto è “Microcosmos – Il popolo dell’erba” (USA 1996) di Marie Perennou, Claude Nuridsany, documentario del 1996, che ha come protagonisti gli animali che popolano i prati, in particolare gli insetti e altri invertebrati come ragni e chiocciole. Ambientato nella campagna francese dell’Aveyron nel corso di un singolo ciclo di 24 ore di un giorno d’estate, questo documentario mostra un mondo mai visto con gli occhi dei suoi protagonisti: le proporzioni cambiano, i tempi si accelerano, la vita vista sotto l’ottica degli insetti assume un aspetto magico e avventuroso: la pioggia, con le sue enormi gocce, è un pericolo concreto, semplici sassi si trasformano in montagne così come uccelli di dimensioni anche ridotte diventano temibili predatori, e lo stesso ciclo della vita cambia completamente i tempi a cui è abituato l’uomo: un giorno dura un’ora, una stagione un giorno, una vita una stagione.
La rassegna si chiuderà mercoledì 27 agosto con “Il popolo migratore” (2011) di Jacques Perrin, Jacques Cluzaud, Michel Debats. Lo spettacolare documentario è ha previsto quattro anni di lavorazione lungo le rotte dell’atlantico, di Gibilterra, del Bosforo e dell’Italia, al seguito delle periodiche migrazioni di pellicani, aquile, albatros, fenicotteri, sterne, oche selvatiche e altre specie, che si spostano con istinto infallibile dall’emisfero australe verso quello boreale per riprodursi e intraprendere poi il volo di ritorno. Ornitologi, operatori e piloti hanno contribuito alla realizzazione di immagini che consentono di seguire il volo da un’angolazione privilegiata, quella degli stessi uccelli. Il documentario non solo riprende il volo, ma anche i rituali di accoppiamento, la schiusa delle uova, la marcia misteriosa dei pinguini imperatore verso l’oceano in un tramonto quasi bianco.