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Festa del 2 Luglio
2 Luglio 2021 @ 06:00 – 23:30
Culmineranno, come di consueto, la sera del 2 luglio i festeggiamenti della Madonna della Visitazione, protettrice dei pescatori e dei naviganti loanesi. Come già avvenuto l’anno scorso, a causa del perdurare dell’emergenza sanitaria nemmeno in questo 2021 si terrà la tradizionale processione che vede protagoniste le Cappe Turchine dell’Oratorio di Nostra Signora del Santissimo Rosario, le Cappe Bianche ed altre confraternite del territorio.
Fino a mercoledì 1 luglio, ogni sera alle 21 il reverendo don Luigi Fusta officerà messa presso l’oratorio di piazza Italia. Giovedì 1 luglio, invece, la messa sarà celebrata dal parroco di San Giovanni Battista don Edmondo Bianco. Seguirà la tradizionale veglia di preghiera notturna (aperta ad un massimo di 25 persone).
Venerdì 2 luglio, invece, si terrà la festa della Visitazione di Maria, con funzioni ogni ora a partire dalle 6 e fino alle 12. Alle 21 in piazza Italia, poi, si terrà la messa solenne officiata da monsignor Antonio Suetta, vescovo della diocesi di Ventimiglia-Sanremo. La tradizionale arca, che tradizionalmente viene portata in processione, sarà posizionata in piazza, dove saranno disponibili 250 posti a sedere. La funzione sarà accompagnata dalla banda dell’Associazione Musicale Santa Maria Immacolata di Loano e dallo scampanio delle campane delle chiese cittadine e di quella della torre dell’orologio, che alle 20.30 suoneranno all’unisono.
Martedì 29 giugno alle 22 l’oratorio ospiterà un concerto di musica sacra con protagonisti Mattia Pelosi (tenore), Silvia Schiaffino (flauto traverso) e Paola Arecco (pianoforte). Fino al 2 luglio, inoltre, la facciata dell’oratorio sarà esaltata da una particolare e suggestiva illuminazione a cura della ditta Belli di Genova.
Così come avvenuto lo scorso anno, la tradizionale processione del 2 Luglio sarà “sostituita” da una processione virtuale, composta da decine di fotografie scattate in occasione delle celebrazioni degli anni scorsi. Le immagini saranno collocate lungo il consueto percorso della cassa e dei crocifissi in centro storico e sul lungomare, in corrispondenza dei punti nelle quale sono state scattate.
Da oltre quattrocento anni le Cappe Turchine fanno rivivere ogni anno questa ricorrenza religiosa, molto sentita dai loanesi. Le origini della festa risalgono al 1637: nella notte tra il primo e il 2 luglio all’orizzonte di Loano apparvero le navi dei pirati barbareschi pronti a mettere a ferro e fuoco la città. Gli abitanti, accortisi del pericolo imminente, si raccomandarono alla Madonna della Visitazione e uscirono in processione con fiaccole, candele, stendardi e crocifissi. Nel buio notturno quel movimento di luci e aste spaventò i pirati, che credettero erroneamente di trovarsi davanti una guarnigione difensiva, per cui rinunciarono all’attacco.
La festa è anche chiamata la “Festa del Mare” perché in questa occasione il gruppo scultoreo che rappresenta la Madonna della Visitazione, portata in spalla dalla confraternita delle Cappe Turchine, compie una sosta per offrire un omaggio speciale al mare. In processione sfilano le confraternite liguri con i loro crocifissi, caratterizzati da sontuosi addobbi, e viene portato a spalla anche il gruppo statuario raffigurante la Vergine con sant’Elisabetta, san Giuseppe e san Zaccaria, ricoperti degli ori donati per grazia ricevuta o invocata. Lumini sui davanzali delle finestre delle abitazioni accolgono la processione nel centro storico.
La tradizione vuole che le confraternite si muovano da piazza Italia e, attraverso via Doria, raggiungano il lungomare. Una prima sosta viene fatta all’altezza della “Casetta dei lavoratori del mare”, dove i portatori eseguono il primo “brassa!”, “issa!”, “brassa!”, ripetuto tre volte, per alzare e abbassare la “cassa” per il “saluto”. La seconda fermata, più lunga, avviene in piazza Mazzini per la “benedizione” al mare. Suggestivo più di ogni altra cosa è il momento in cui decine di portatori, con le braccia tese nello sforzo, alzano il gruppo statuario sopra la loro testa e l’abbassano per tre volte, nel “saluto o benedizione al mare”, che è un omaggio a quanti hanno perso la vita nel duro lavoro del mare. Dopo la benedizione la processione riprende il cammino per le vie del centro storico per tornare in piazza Italia.