INCONTRO CON L’AUTRICE PAOLA GIANOTTI
COMUNICATO STAMPA (8/1/2016)
Domenica 10 gennaio, a Loano, alle ore 16.30, nella Civica Biblioteca si svolgerà l’ultimo appuntamento della rassegna Libri sotto l’albero, promossa dall’Assessorato al Turismo, Cultura e Sport del Comune di Loano e organizzata dalla I.So. Theatre.
A condurre l’incontro con l’autrice Paola Gianotti sarà la curatrice della rassegna Graziella Frasca Gallo della Gazzetta di Loano.
Al centro del pomeriggio letterario ci sarà la presentazione del libro “Sognando l’infinito” (2015, Ed. Piemme), racconto della traversata in solitaria di 30.000 km in bicicletta, un avventuroso viaggio intorno al mondo, in sintonia con la natura, sfidando se stessi.
Trentaquattro anni, laureata in Economia e commercio senza convinzione, quando la sua azienda ha chiuso, Paola Gianotti ha deciso di buttarsi sulle sue passioni: lo sport e la bici in particolare. Nel 2014 ha compiuto il giro del mondo in bicicletta, prima donna italiana e seconda al mondo ad attraversare quattro continenti e venticinque paesi in 144 giorni. Nel 2015 ha partecipato alla Red Bull Trans-Siberian Extreme, 9.200 chilometri lungo il percorso della Transiberiana da Mosca a Vladivostok. “Sognando l’infinito” è il suo primo libro.
Dice l’autrice: “Un ciclista ama allenarsi in gruppo: sentirsi parte di un’unica entità aumenta il livello di sfida, la percezione del dolore è suddivisa tra tutti. Ma è quando si corre da soli che si percepisce ogni parte del corpo, il respiro affannoso, le gambe che spingono sui pedali. Impari a entrare in sintonia con gli elementi: il vento, amico quando è a favore e ti fa sentire un campione, nemico quando è contrario e ti rende vittima. La pioggia, che gocciola dal casco e ti batte il ritmo sulle cosce, la scia delle ruote che taglia le pozzanghere. La bici ti insegna a gestire le emozioni, la tentazione di fermarsi, di arrendersi, ad affrontare la lotta con se stessi.
Sulla strada sei tu e la tua bici, puoi far conto solo sulla tua tenacia per sopportare il dolore e le salite. E per gustarti il piacere della fatica, sembra un controsenso ma è così, perché come nella vita, dalla fatica di un traguardo irraggiungibile, di una tappa interminabile nasce la soddisfazione.
Quando sono partita per fare il giro del mondo in bicicletta, tra i tanti che mi chiedevano: «Ma come farai a fare tutti quei chilometri?», c’ero anch’io. 144 giorni, dalle 12 alle 14 ore quotidiane, al freddo e al caldo, per un totale di quasi 30.000 chilometri. Non sapevo nemmeno io come avrei fatto. Sapevo che volevo inseguire il mio sogno e che il corpo segue la mente. Una cosa che ho imparato dalla bici è che i limiti sono solo mentali. Non sono Wonder Woman e ho avuto anche fortuna, ma ormai ho coniato il mio motto: quando non sai cosa fare, pedala. Funziona, anche per fare il giro del mondo.”
La presentazione del volume sarà intervallata da brani musicali interpretati dal Maestro Roberto Sinito.