Le misure, il cielo” di Walter Valentini
Le misure, il cielo” di Walter Valentini è un disco di bronzo di circa due metri e mezzo di diametro, solcato dalle costellazioni e dalle ellissi dei pianeti, con una specie di gnomone trasversale lucido che riflette in modo accecante la luce del sole, dando vita all’immagine di una meridiana universale. La scultura ha alla base otto piccoli getti d’acqua ossigenata, che appaiono bassi e bianchissimi e la scultura sembra nascere dall’acqua e dal mare, che si vede sullo sfondo, come la Venere del Botticelli.
Walter Valentini nasce a Pergola (Pesaro) il 22 ottobre 1928, si forma tra Roma – dove è allievo, tra gli altri, di Consagra, Turcato e Cagli -, Milano – dove ha come maestri tre grandi protagonisti del razionalismo astratto, Luigi Veronesi, Max Huber e Albe Steiner, che lo influenzeranno profondamente – e Urbino -, dove frequenta la Scuola del Libro dell’Istituto di Belle Arti e si specializza in litografia con Carlo Ceci. Proprio a Urbino nascono l’interesse e la passione di Valentini per l’incisione, settore in cui si afferma per rigore tecnico e capacità di innovazione del linguaggio, tanto da essere oggi unanimemente considerato un maestro di valore internazionale.
Walter Valentini si stabilisce definitivamente a Milano nel 1955. Per quindici anni svolge l’attività di grafico e di direttore creativo in due importanti agenzie di pubblicità, e continua, segretamente, a dipingere.
L’artista lavora, negli ultimi trent’anni, a grandi cicli di opere (alcune di notevoli dimensioni), che enunciano, già nei titoli, l’interesse di Valentini per la rappresentazione ‘ideale’ dello spazio e del tempo: Le stanze del tempo; Il muro del tempo; La città del sole; La città ideale; Lo spazio, il tempo; Costellazione; La porta del cielo; La porta del tempo; La porta della luce; Le misure, il cielo; Sui muri del cielo; Accadimento stellare; Le pieghe del cielo; Solare.
Gli elementi fondanti della poetica di Valentini sono, del resto, da subito evidenti: la cultura artistica del Rinascimento, fatta di armonia e di equilibrio; il senso dello spazio e delle proporzioni proprio dell’architettura; le ricerche astratte dei costruttivisti russi e di grandi maestri dell’astrazione e dello spazialismo italiano e internazionale, a lungo frequentati dall’artista; l’interesse per la musica; l’esigenza di dare rappresentazione al fluire del tempo, al cosmo, alla memoria; la suggestione e la grande sensibilità per gli stessi materiali usati (dalla carta alle superfici di legno, ai muri).
Walter Valentini ha esposto in tutto il mondo: Boston, Stoccolma, Amburgo, Colonia, New York, Aspen, Tokyo, Monaco, Regensburg, Vienna, Istanbul, Ankara. Nel 1995-1996 una grande mostra personale di Valentini si è tenuta alla Galerie Dionne di Parigi.
Abbellisce via Stella